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Boardcast #69 – Riecco DiskWars

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Boardcast è la nostra rubrica dedicata al mondo dei boardgame. Ogni settimana vi raccontiamo un gioco diverso, parlando anche di eventuali versioni digitali e condendo il tutto con approfondimenti e notizie per curiosi e appassionati.

Non è la prima volta che Fantasy Flight Games recupera un vecchio gioco (o sistema di gioco) e lo pubblica aggiornandolo agli standard odierni. Solo qui su Boardcast ho già avuto modo di citare la splendida nuova edizione di NetRunner e la riedizione di BattleLore, ad esempio. Stavolta il produttore americano si spinge fino al 1999 per recuperare DiskWars, singolare regolamento scritto, tra gli altri, dallo stesso fondatore di Fantasy Flight Christian T. Petersen, per applicarci la prestigiosa (e bellicosissima) licenza di Warhammer e ripubblicarlo con regole e grafica aggiornati.

WarhammerDW

La confezione di Warhammer Diskwars, contenente ben quattro fazioni complete per un totale di oltre sessanta dischi.

Il risultato è Warhammer: DiskWars, confezione per 2-4 partecipanti recentemente giunta nei negozi in lingua inglese e contenente tutto il necessario per schierare ampie battaglie tra ben quattro diverse fazioni provenienti dall’universo fantasy di proprietà di Games Workshop. Ma cos’è DiskWars? Semplificando un po’, è un regolamento per un vero e proprio wargame da tavolo, che anziché sfruttare carte o miniature per rappresentare le unità, utilizza dei dischi di cartone. Tali dischi contengono tutte le informazioni relative all’unità che rappresentano e vengono schierati sul tavolo a formare il personale esercito di ciascun giocatore, proprio come in un tipico wargame tridimensionale. A differenza però dei classici movimenti dei giochi di miniature, in Diskwars per simulare gli spostamenti sull’area di battaglia (il nostro tavolo) dovremo far camminare i dischi ribaltandoli. Ogni passo, un ribaltamento. Quando, al termine di uno di questi spostamenti, un disco si trova con una sua parte (anche minuscola) sovrapposta ad un disco avversario, inizierà un combattimento, gestito da regole semplici e un paio di tiri di dado.

Le quattro fazioni in lotta – caos, orchi, impero ed elfi alti – sono piuttosto ben caratterizzate e diversificate tra loro grazie ad un’ampia gamma di abilità speciali e caratteristiche peculiari. C’è chi si sposta più rapidamente, chi possiede attacchi a distanza, chi picchia duro e chi ha tante abilità ausiliarie differenti: i giocatori possono dunque effettivamente interpretare la propria fazione secondo le possibilità offerte dai sui tratti distintivi, rendendo così le partite piuttosto diversificate e dotate di un’interessante profondità strategica legata ai dischi schierati.

Warmahher_DW_Dischi

Una manciata di dischi presenti nel gioco: le diverse dimensioni delle creature sono un aspetto da tenere in grande considerazione.

La confezione base di Warhammer: Diskwars contiene oltre sessanta dischi, garantendo così abbastanza materiali per battaglie anche piuttosto complesse. A differenza del Diskwars originale – che era un gioco collezionabile sullo stile di Magic: The Gathering – questa nuova edizione segue lo stile dei Living Card Game e propone dunque un set a composizione fissa e future espansioni predefinite: niente acquisti “al buio”, dunque. Inoltre, nella confezione c’è abbondanza di segnalini e dadi e si trovano alcune carte-scenario da disporre sul tavolo per abilitare effetti legati a diversi tipi di terreno e impostare diversi obiettivi richiesti dalle varie modalità di gioco.

Insomma, una confezione ad alta densità, che ripropone in modo ragionato e “ottimizzato” un simpatico sistema di gioco del passato. Resta da capire come Fantasy Flight supporterà il gioco: se la cadenza delle varie espansioni dovesse rivelarsi ben calibrata, Warhammer: Diskwars potrebbe effettivamente tappare con successo il “buco” lasciato da Warhammer: Invasion, il Living Card Game recentemente interrotto proprio da Fantasy Flight Games. Restano i dubbi circa un’eventuale edizione italiana del gioco, al momento disponibile unicamente in inglese. Al momento, una traduzione nella nostra lingua non è stata ufficialmente annunciata ma considerando quanto abbiamo dovuto aspettare per vedere Android: Netrunner dalle nostre parti, direi che dovremo attendere per lo meno fino a fine anno.


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